Festival dell’Outsider Art e dell’Arte Irregolare

ARTE IRREGOLARE

FESTIVAL DELL'OUTSIDER ART

IL PROGETTO

Il Festival dell’Outsider Art e dell’Arte Irregolare nasce nel 2014 da un’idea del Nuovo Comitato il Nobel per i Disabili Onlus, voluto da Dario Fo e Franca Rame e coordinato da Jacopo Fo, e il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna.

Arte Irregolare è la definizione coniata dalla storica dell’arte Bianca Tosatti che, da anni, si occupa dei rapporti tra espressione artistica e disagio mentale. Secondo la studiosa, anche persone molto sofferenti possiedono la precisa consapevolezza di essere artisti;  il riconoscimento del loro lavoro è, per queste persone,  l’unico modo per dichiarare la propria esistenza, un mezzo per l’affermazione della propria identità.

Il Festival dell’Outsider Art e dell’Arte Irregolare è un progetto innovativo che, nel corso degli anni, si è sviluppato grazie al lavoro di un’ampia rete,  costituita tra le maggiori realtà italiane che si occupano di arte Outsider e Irregolare.
Dopo i primi tre anni, nei quali il Festival è stato ospitato presso la Libera Università di Alcatraz, è emersa l’esigenza e la volontà di aprirsi ad un contesto più ampio e cittadino, così, a partire dal 2019, il Festival è diventato itinerante.
La prima città ad ospitarlo è stata Verona (Memoria Futura), successivamente Bologna, con un’edizione diventata interamente online (Artemente. Differenti vie di accesso alla bellezza); nel 2021 è stato il turno della città di Torino (Sono altro. Sono altrove) e nel 2022 Piacenza (Genius Loci).

Il progetto Arte irregolare vuole essere uno stimolo per produrre un reale cambiamento nella vita della persona e, più in generale, un cambiamento culturale che riguarda tutti noi quando parliamo di salute e in particolare della salute mentale. Conosciamo il potere dell’arte, della bellezza e delle passioni, perché lo abbiamo vissuto anche personalmente, soprattutto nei momenti di difficoltà. Il progetto muove dal fare, comporta impegno pratico, capacità organizzativa e ricerca di soluzioni, confronto tra pensieri differenti. Le tante tappe di questo progetto sono occasioni in cui ogni artista e ogni operatore si è sentito coinvolto e ha dato il meglio di sé. 

Un Festival per far conoscere quest’arte fantastica, che fa bene a chi la fa e a chi la riceve.

Il Festival è organizzato da Il Nuovo Comitato Il Nobel per i Disabili e vede come partner a sostegno moltissime realtà del mondo outsider, nonché il patrocinio del Comune di Bologna, dell’ Ausl e dell’Università di Bologna.

IL FESTIVAL

Il Festival dell’Arte Irregolare è una mostra per valorizzare le competenze artistiche che non trovano spazio nei consueti canali espositivi, una formazione per riflettere sui processi di inclusione sociale e lavorativa attraverso l’arte e una festa per conoscerci e creare nuove opportunità di collaborazione. 

Una bella occasione per condividere obiettivi comuni, per estendere ad altre realtà l’opportunità di valorizzare opere e artisti attraverso la galleria dedicata, mettere in connessione competenze ed esperienze, dare forza ai progetti già attivi nei diversi territori, avviarne di nuovi, trovare spazi culturali ed economici per garantire continuità e sviluppo, resistere alla crisi attraverso l’arte. 

Un Festival atipico, alla scoperta dell’arte e della bellezza nascosta, per far conoscere e diffondere le opere di coloro che, a pieno diritto, devono essere considerati artisti; artisti che esprimono la loro sensibilità in modo spontaneo, senza filtri concettuali, senza interessi per la fama o per il mercato.

Per sostenere il Festival abbiamo aperto una raccolta fondi su Eppela, per sostenerci e condividere si può andare sulla pagina del progetto. 

LA GALLERIA VIRTUALE

Il Progetto della Galleria di Arte Irregolare è nato nell’ottobre 2014 grazie alla collaborazione tra il Nuovo Comitato Il Nobel per i Disabili Onlus e il Dipartimento di Salute Mentale di Bologna.

Una esperienza nuova, che a oggi coinvolge circa cinquanta artisti con oltre 350 opere, che speriamo di poter diffondere e condividere aumentando le opportunità di partecipazione.

L’intero progetto è un percorso creativo che prevede la relazione con gli artisti e il loro contesto di vita, la scelta e catalogazione delle loro opere immaginando e progettando già possibili sviluppi futuri. Un percorso che è esso stesso luogo di sperimentazione e creatività, di acquisizione di specifiche metodologie e competenze relazionali e tecniche.

Con questo progetto vogliamo avviare un percorso culturale che dia valore alla creatività differente, alla bellezza spesso nascosta, che non trova spazio nei consueti canali espositivi. Con la galleria vogliamo contribuire a un’idea di mondo che riconosce e cura se stesso attraverso la bellezza e l’armonia delle differenze. Le opere che esponiamo sono una preziosa testimonianza attraverso la quale possiamo convogliare le parole che combattono lo stigma e dare voce a chi vive una difficoltà che appartiene alla complessità umana, un passaggio di cui molte persone fanno o potrebbero fare esperienza.

Gli artisti possono scegliere di esporre e mettere in vendita i propri dipinti confrontandosi anche con gli aspetti commerciali del mondo dell’arte.

Un popolo che ha senso della solidarietà è sicuramente un popolo che va avanti nella storia. E’ un popolo che produce umanità

Dario Fo

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