VARESE – Festival “Ciao, Franca. Una ragazza di Biumo”
Ideato all’interno del Progetto “Coopuf Cultura e Luoghi del Cuore 2023” in partenariato con il Comune di Varese, il Festival “Ciao, Franca” costituisce un focus culturale, teatrale e umano sulla donna e sull’artista che abitò negli anni della giovinezza nel quartiere di Biumo inferiore insieme alla sua famiglia di teatranti che, proprio in via Frasconi, aveva il proprio quartier generale.
Multiculturale, aperto, vitale: Biumo è luogo nel luogo, un cuore che pulsa di vita propria, a pochi isolati dal centro cittadino. Protagonista dell’ambizioso progetto dello studentato, sede di uno storico circolo cooperativo (Cooperativa Unione Familiare di Biumo) e di numerose attività commerciali, di cortili e palazzi di indubbi bellezza e valore, Biumo ci sta a cuore.
La Biumo in cui visse Franca Rame, in via Frasconi, come ricorda anche una targa posizionata nel 2021 (una idea di Cristiana Castelli ed Elena Girompini condivisa da Comune di Varese e Fondazione Fo Rame) a ricordare la gioventù di un’incredibile vita all’improvvisa, per usare le parole della stessa Franca. E a Biumo, e a chi ama Biumo, sta a cuore la storia della famiglia Rame, la loro vita e l’arte che andavano rappresentando, un modo di fare teatro vicino alla gente e che affonda le origini in un passato che possiamo far risalire al 1600.
A Biumo si ambienta un evento che ha l’ambizione di diventare appuntamento fisso per la città di Varese.
Non a caso la puntata zero di “Ciao Franca” vede la luce nell’autunno 2023, a dieci anni esatti dalla morte di Franca Rame. Un omaggio, un ricordo, una festa, un inno all’aggregazione, al teatro, alla cultura, alla bellezza e alle voci che non si spengono. Mai.
Un sostegno specifico all’iniziativa è quello della Fondazione Fo-Rame con la presenza di Jacopo Fo per la messa in scena del suo libro “Com’è essere figlio di Franca Rame e Dario Fo”, con aneddoti ed episodi che solo un protagonista così vicino può davvero conoscere.
Dopo il posizionamento della targa, serpeggia nel quartiere, nella mente degli artisti che lo vivono, lo frequentano e lo vorrebbero animare ancor di più, la voglia di sentirsi “eredi” nell’arte di questa Famiglia che scelse di vivere a Varese: la sensibilizzazione su questo tema è avviata, non resta che cavalcare questa spinta e farne un vero evento cittadino, che apra i confini mentali e fisici e “unisca i puntini” di un disegno culturale ampio e sfaccettato di cui Varese ha potuto respirare gli effluvi.
Il coinvolgimento dell’Università dell’Insubria, nel dettaglio in primis del prof. Andrea Orecchia, assicura un momento di divulgazione e studio, in un dialogo condotto insieme a Felice Cappa sulle figure di Dario Fo e di Franca Rame. Questo fondamentale fine di divulgazione e conoscenza, necessaria proprio per sensibilizzare Varese sulla grande importanza di sentirsi orgogliosi e partecipi di questa presenza in città
Infine, ultimo ma non per importanza, protagonista della serata di sabato sarà uno spettacolo teatrale della durata di un’ora e venti minuti, con in scena tre artisti, ideato e scritto dall’attrice, regista e drammaturga Marina De Juli, che ha fatto parte della compagnia Fo/Rame per oltre vent’anni e che porta nel suo repertorio testi dei due maestri e sue invenzioni ispirate a quel genere teatrale.
IDEAZIONE E DIREZIONE ARTISTICA: Sarah Collu, Marina De Juli, Andrea Minidio
DIREZIONE ORGANIZZATIVA: Ass. Coopuf Iniziative Culturali
COMUNICAZIONE: Simone Spiteri, Ada Tattini
Con il patrocinio di FONDAZIONE FO-RAME
In partenariato con il COMUNE DI VARESE