VII Festival Outsider Art – Arte IRregolare
Ogni città che ha ospitato il festival ha dato un taglio differente alle tematiche trattate nelle diverse edizioni, in base alla propria storia e alla propria vocazione.
Viaggiando in pianura è facile perdere l’orientamento, in estate lo sguardo si perde nella profondità degli spazi e del cielo. In inverno, invece, l’orizzonte è spesso celato dalle nebbie che permettono una vista molto ridotta. Quello che appare lungo la linea dell’orizzonte sembra sempre troppo lontano e irraggiungibile, oppure è un contorno sfumato, un’ombra, qualcosa di indefinito e indefinibile. In entrambi i casi ha la qualità del miraggio. Il Festival di quest’anno va alla scoperta di ciò che rende unico un luogo, la sua specificità, il suo principio fondante, la sua manifestazione al mondo, il Genius loci (lo spirito del luogo) e come questo si leghi al lavoro di artisti che hanno sentito – e sentono – la necessità di rappresentare la propria appartenenza ad esso e ciò che significa appartenervi. Un viaggio lento lungo le sponde del fiume Po, tra le sue nebbie, gli orizzonti infiniti e la poetica di questi luoghi contesi tra le acque e la pianura. Un legame tra terra ed essere umano indissolubile che forgia e trasforma il carattere di entrambi.
Si è inaugurata domenica 25 settembre negli spazi della galleria Biffi Arte di Piacenza la mostra collettiva “Genius loci. La realtà che diventa visione” a cura di Veronica Cavalloni, Simona Olivieri, Marta Rudoni.
Lungo il percorso espositivo sono presenti opere di: Pietro Ghizzardi – Gianfranco Asveri – Cosimo Cavallo – Lina Fiore – Martino Fiorattini – Luigi Boldori – Fausto Badari – Massimo Turato – Giorgio Barbero – Marilena De Paoli – Fedele Canuto – Rosario Lattuca – acqueforti di vari autori (Pierino Ferrari – Francesco Galeotti – Aldo Ordavo – Luisa Pagano – Mario Previ – Toni Roggeri – Antonio Ligabue), divise in tre sezioni che si fondono tra loro creando relazioni e sempre nuove suggestioni: paesaggi, animali e mezzi agricoli, volti e presenze.
Artisti solitari e autodidatti che reinterpretando la loro idea di realtà fatta di città nebbiose e fredde, di zone golenali, di spiagge ampie e sabbiose, di animali fantastici, dando vita a particolari ed eterogenee visioni di quel paesaggio. Un lento viaggio lungo il Po, da Torino a Piacenza e dintorni. Prospettive insolite, visioni eccentriche, curiose, dove ogni cosa viene osservata con uno sguardo appassionato e trasversale. La realtà che si mescola alla visionarietà, uno stratificarsi lento di storie e memorie. I colori freddi e rosati tipici delle mattine d’inverno caratterizzano le opere di Cosimo Cavallo, mentre la calda campagna con la sua vitalità fa da sfondo alle opere di Fiorattini e di Canuto e degli animali di Asveri. Le macchine agricole di Badari sembrano muoversi all’infinito, gli scorci di Torino rivivono nelle produzioni di Turato e Marilena de Paoli, mentre i personaggi di Ghizzardi raccontano di una pittura umile, solitaria e malinconica ma dal grande impatto stilistico e dalla forte carica emozionale. La mostra è il primo degli eventi in programma per il VII Festival dell’Outsider Art / Arte Irregolare che quest’anno si terrà a Piacenza dal 30/9 al 2/10/2022 presso Palazzo Farnese dal titolo “Genius Loci”.
Qui il programma:
Galleria Biffi Arte
Via Chiapponi, 39 – Piacenza
25/9 – 16/10/2022