A Barberino-Tavarnelle la toponomastica è donna
Hanno scelto Maria Montessori e Franca Rame, Nilde Iotti e Oriana Fallacia, Ilaria Alpi e Madre Teresa di Calcutta. Ma hanno avuto preferenze anche Tina Anselmi e Emily Dickinson, Ipazia e Artemisia Gentileschi, Teresa Mattei e Anna Frank. Comincia la riscossa delle donne, nella toponomastica di Barberino-Tavarnelle.
Frutto della fusione di due Comuni in uno, il nuovo “paesone” del Chiante si è ritrovato un anno e mezzo fa con una ventina di strade “doppione”: due via della Repubblica, due via Nazionale, due vie Aldo Moro, due Gramsci e ancora due Leonardo Da Vinci, due Dante, due Giotto. Tutti maschi ovviamente. E allora l’idea del comune è stata: cambiamo i nomi e intitoliamole a donne, visto che il rapporto è uno a tre. E la scelta è stata affidata ai cittadini con un referendum online. Il Comune ha proposto una rosa di figure e adesso ci sono i voti.
Prima Montessori, l’educatrice che campeggiava sulla vecchia mille lire, poi Franca Rame, attrice e regista moglie di Dario Fo, ma anche le giornaliste Alpi e Fallaci e la pittrice caravaggesca Artemisia Gentileschi. «Sono nomi che valorizzano e riaffermano l’identità, la memoria e l’operato delle madri costituenti, delle donne che hanno lasciato un segno nella politica, nella scienza, nell’arte, nella letteratura, nella medicina, nella religione, nel teatro, impegnate nella tutela dei diritti umani o vittime di stragi e persecuzioni» rivendicano il sindaco David Baroncelli e l’assessora alle Pari opportunità Marina Barretta.
Articolo di Ernesto Ferrara.