Lettera aperta di ANVUI all’On. Marialucia Lorefice M5S

Lettera aperta di ANVUI all’On. Marialucia Lorefice M5S

ANVUI (Associazione Nazionale Vittime Uranio Impoverito) scrive una Lettera aperta alla Presidente della XII Commissione Affari Sociali, On. Marialucia Lorefice M5S.

Egregia On. Lorefice, ci rivolgiamo a Lei nella sua veste di Presidente della Commissione Affari Sociali, dopo esserci rivolti allo stesso modo nei giorni scorsi sia al Presidente della Commissione Difesa, On. Rizzo, che alla Presidente della Commissione Lavoro, On. Serracchiani, e come fatto con loro, La invitiamo ancora una volta a fare tutto ciò che é in Suo potere affinché il percorso di approvazione della legge, che Lei insieme all’On. Rizzo ed altri parlamentari ha presentato ormai più di un anno fa e di cui non si hanno più notizie, <Modifiche al decreto legislativo 9 aprile 2008 n.81 e altre disposizioni concernenti la sicurezza sul lavoro e la tutela assicurativa contro gli infortuni e le malattie professionali del personale delle Forze armate> possa finalmente essere sbloccato.
Non dubitiamo della Sua volontà di portare a compimento il lavoro della Commissione d’Inchiesta Parlamentare presieduta dall’On. Scanu, in quanto conosciamo il Suo coinvolgimento diretto nella vicenda e sappiamo che Lei conosce perfettamente quali siano i problemi e le sofferenze che le vittime dell’uranio ed i loro familiari si trovano ad affrontare da ormai più di vent’anni.
Siamo altresì consapevoli che i “soliti noti” ostacolano da sempre, più o meno apertamente, il percorso di approvazione della legge ed in senso generale le vittime ed i loro familiari nella loro ricerca di verità e giustizia, condotta messa in atto al solo fine di compiacere i vertici militari i quali, aldilà di qualsiasi evidenza ormai sancita da oltre 170 sentenze di condanna ai danni dell’Amministrazione, dalla relazione finale della Commissione Scanu e dalle recenti e mai nemmeno commentate rivelazioni del Gen. Vannacci e del Col. Filomeni, ancora si ostinano a negare, opponendosi all’approvazione della legge in oggetto, determinati a non rinunciare all’enorme potere che deriva dal privilegio di una “giurisdizione domestica” nella determinazione delle cause di servizio.
A questo punto, come già espresso, cominciamo in aggiunta a dubitare che il Movimento di cui Lei fa parte, che dopo aver fatto della vicenda uranio impoverito una battaglia simbolo, soprattutto in campagna elettorale, abbia smarrito il coraggio e la volontà politica di portare a compimento quello che il nostro Presidente Onorario GianPiero Scanu ha più volte definito “salto di civiltà”.


Lettera pubblicata sulla pagina Facebook di ANVUI il 16 ottobre 2020.