Nel 2020 il pensiero di Dario Fo e Franca Rame è ancora bandiera di libertà!
Finché esisterà la censura il pensiero di Dario Fo e Franca Rame manterrà la sua importanza culturale e la sua capacità rivoluzionaria e dirompente di porsi come arma contro qualsiasi dittatura e tentativo di soppressione del pensiero libero.
Chi censura si arroga il diritto di limitare le idee degli altri e contro questo Dario Fo e Franca Rame hanno dedicato tutta la loro vita.
Non è la prima volta che i testi di Dario e Franca vengono avvertiti come pericolosi da chi ha paura della libera circolazione delle idee. Quello che è successo a Massa Martana – in provincia di Perugia – dove non è potuto andare in scena il Primo miracolo di Gesù Bambino è una censura piccola piccola, ma significativa.
A 51 anni dal debutto, Mistero Buffo fa ancora discutere in certi ambienti.
Le polemiche su questo testo esplosero nel 1977 quando venne trasmesso dalla Rai.
Ma la storia della censura ai testi di Dario Fo iniziò molto prima, nel 1952 con il monologo di Poer Nano trasmesso alla radio. Poi fu il turno delle commedie Il dito nell’occhio e I sani da Legare che suscitarono l’attenzione della censura di Stato, come raccontano i due autori nel libro “Nuovo Manuale Minimo dell’Attore”.
Poi nel 1962 ci fu il celebre episodio di Canzonissima a seguito del quale Franca e Dario vennero “letteralmente cancellati dallo schermo televisivo per la bellezza di sedici anni, il che, nel mondo dello spettacolo, significa essere messi al bando per una vita.”
Poi Dario Fo nel 2009 decise di raccontare Giotto e nello spettacolo svelava uno dei segreti di Pulcinella: le meravigliose pitture della navata superiore della basilica di Assisi non sono opera di Giotto.
Lo spettacolo doveva essere messo in scena proprio ad Assisi, ma venne annullato dopo l’intervento del Vescovo. Alla fine si fece a Perugia difronte alla chiesa di San Francesco.
L’ultima delle censure vissute da Dario Fo fu quella che lui definì “un secondo Premio Nobel”, nel 2016 arrivò infatti la notizia che i testi della coppia Fo Rame erano stati inseriti – insieme a quelli di Shakespeare, Cechov e Brecht – nell’indice degli autori proibiti in Turchia. A questo proposito l’autore dichiarò “Quando si fa dell’autarchia culturale è un triste segno. Quando ci si accanisce contro il teatro, contro la cultura vuol dire che si ha paura del punto di vista degli altri. Che ci si sente in pericolo.”
Oggi il pensiero di Dario Fo e Franca Rame è ancora bandiera di libertà e libera circolazione delle idee, per questo la Fondazione Fo Rame, fedele ai propri obiettivi, invita ad aderire a questa petizione l’Italia migliore.
Il teatro è palcoscenico della vita, è da sempre strumento di diffusione della cultura, e censurare gli autori è come imbavagliare gli uomini.
Approfondimenti:
Articolo di Jacopo Fo su quanto successo a Massa Martana (PG) in occasione dello spettacolo di Matthias Martelli: https://www.ilfattoquotidiano.it/2020/08/27/il-comune-di-massa-martana-censura-mistero-buffo-ancora-ma-il-sindaco-di-sinistra-dice-che-non-e-vero/5912479/
Intervista a Dario Fo di Nanni Delbecchi uscita sul Fatto Quotidiano – “Oggi c’è meno censura, è sufficiente il ricatto silenzioso di Dario sulla censura”: https://www.ilfattoquotidiano.it/2015/08/27/dario-fo-oggi-ce-meno-censura-e-sufficiente-il-ricatto-silenzioso/1985495/
Video di Dario Fo sulla questione della censura in Turchia:https://youtu.be/XFbr6JKlig8
Comunicato stampa in altre lingue:
– To read this press release in english, click here.
– Haga clic aquí para leer este comunicado de prensa en español.
Aggiornamento del 18/11/2020: Continuano le censure per i testi Fo Rame. A metà ottobre doveva esser scritta una pagina storica al teatro statale di Istanbul in Turchia. Per la prima volta da quando è stato fondato, 106 anni fa, doveva esser rappresentato un dramma in lingua curda. Gli attori avrebbero dovuto interpretare Clacson, trombette e pernacchi di Dario Fo e Franca Rame: avevano già terminato le prove, indossato i costumi e stavano lì per lì per andare in scena, quando un uomo entrò in teatro.
Continua a Leggere, clicca qui
Per sottoscrivere questa lettera aperta lascia la tua firma nello spazio dei commenti oppure mandaci una mail a [email protected]
Firmatari:
Mattea Fo – Presidente Fondazione Fo Rame
Jaele Fo – Vice Presidente Fondazione Fo Rame
Marco Marchetti – Consigliere Fondazione Fo Rame
Carlo Petrini – Consigliere Fondazione Fo Rame
Doriano Cranco – Consigliere Fondazione Fo Rame
Simone Canova
Stefano Bertea
Simone Matteucci
Maria Cristina Dalbosco
Gloria
Gianluca Rame
Giovanni Viganò
Andrea
Anna Rita Rafaschieri
Sara Sossi
Ninetta Bellantoni
Fabio Grassi
Marcello Corvino
Camilla Grassi
Gabriella Canova
Dora Di Cara
Roberta Spartà
Francesca Garioni
Cristina Messina
Cesare Luca Eliseo Lorenzetti
Clelia Secchi
Stefano Merzi
Doris Corsini
Francesca Mygrano
Cristina Miscali
Chiara Zedda
Giovanna Alessi
Graziella
Fabiola Grassi
Desara Shkupa
Paolo Ranzani
Anna Fozzer
Laura Sanfelici
Fabio Faina
Roberta Fioriponti
Carla Petrini
Luigi Rossi
Annalisa Forlani
Giuliano Foca
Claudia Cantisani
Gaetano
Martina Marchioni
Laura Nolfi
Elisabetta Ficara
Stefania Cordini
Carla Fabbri
Elena Pallavicini
Maurizio Baron
Lucia Vasini
Max Semprebene
Vita Lorusso
Glauco Della Sciucca
Nicola Ulivieri
Maurizio Accattato
Rosanna Ceroni
Fabio Roggiolani
Claudia Guasticchi
Susanna De Astis
Patrizia Cevoli
Lanfranco Pavani
Giada Frandina
Marilena Zinghì
Ilaria Zanazzo
Serena Rocca
Patrizia De Patto
Elisabetta Barella
Laura Guiducci
Fabio Greggio
Francesca Tiné
Domitilla Ruffo
Gianna
Antonella Occhi
Maria De Carlo
Erica Bellino
Paola Piras
Daniela Vanzo
Daniela Materazzi
Caterina Carbonardi
Fabrizio De Giovanni
Emanuela Mauceri
Matthias Martelli
Lhara Lobello
Valentina Molli
Alessandra Diddi
Lorenzo Brunello
Gianluca Pelle
Sara Bellucci
Cecilia Landi
Giuliana Baldin
Carlotta Occhiena
Gloria Sabbatini
Francesca Romana Angellotti
Marcello Vacca
Patrizia Rossi
Donatella Boglione
Laura Attanasio
Luciana Regis
Luigi Pascale
Giuliano Fiorucci
Chiara Gusmini
Enzo Paterra
Maurizio Emidi
Rosalba Rizzo
Brenda Mora
Bernardo Cumbo
Martina Lasala
Sara Zanchetti
Sara Casolari
Paolo Avantaneo
Sabrina Genco
Giuditta Vavassori
Manuela Spaccare
Elisa Pistis
Stefano Piani
Letizia Vercellino
Emanuela Pupo
Marco Travaglio
Simone Amoruso
Stefania Boari
Francesco Pulsinelli
Marina Pedemonte
Dale Zaccaria
Alessandra Caselli
Francesca
Anna Rita Calavalle
Giovanni Valdambrini
Pietro Mamprin
Ivana Onesto
Simone Marotti
Giangilberto Monti
Fabio Campagnoni
Monica Ruggeri
Giulia Bornacin
Nunzia Nadelli
Roberta Rosati
Francesca Fozzi
Matteo Castellan
Catia Gentili
Stefano Tealdo
Antonella Maia
Mauro Giovanelli
Alessia De Cillis
Martina Manera
Antonio Cecchinato
Alessandra Tempesta
Virginia Vena
Luisa Mattia
Amneris Pucci
Catia Odore
Maryka Arcadu
Rita Gorgoni
Bianca Lumina
Gianni Barbacetto
Emiliano Cecchini
Roberto Bani
Ugo Luly
Paola Conti
Davide Staunovo Polacco
Alexandra Brett
Giannantonio Emilio
Maurizio Di Gennaro
Carlo Ungarelli
Marusca Ambrogi
Diego Baldoni
Maurizio De Cicco
Cinzia Ravaglia
Adriano Tomasi
Claudio Venturelli
Emilia Costantini
Maria Alice Limonata
Luciana D’Arcangeli
Giovanni Della Ducata
Elena Prati
Cesare Lisandria
Ivan Moretti
Elena Girompini
Federica Carollo
Marcello Rinaldi
Chiara Baroni
Eva Alarte
Valentina Lodovini
Giulia Intignaro
Sam Noodle
Giulia
Massimo Barontini
Claudio Giuliani
Giovanna Rinaldi
Silvana Camozzo
Franca Cicchelli
Guido Raineri
Patricio Hernan Valderrama Arce
Glauco Venturi
Giuseppe Giordano
Emanuele Dotti
Maurizio Vinanti
Tiziana Olmi
Aldo Mattiussi
Simona Salsi
Antonio Ricci
Emilio Perni
Maurizio Bertea
Valeria Ruggeri
Enzo Giraldo
Paola Picone
Sandra Di Gregorio
Mario Pirovano
Lauretta Ferrauto
Donatella Bertea
Annalisa Nesi
Gianmarco D’Amato
Ludovica De Alessandri
Angelo Bertea
Cinzia Pola
Marco Moretti
Mario Di Marco
Paolo Ranzani
Nicole Colchat
Michele Petrarulo
Daniela Maria Teresa Ceretta
Armando Tondo
Cristiana Narducci
Milena Gabanelli
(Lista firmatari aggiornata al 16/03/2020)
Simone Canova
Stefano Bertea
Simone Matteucci
Maria Cristina Dalbosco
Usciremo da questo medioevo culturale?!
Gianluca Rame
Giovanni Viganò
Andrea
Anna Rita Rafaschieri
Avere paura di Dario Fo e Franca Rame nel 2020? piuttosto avere paura di chi censura
Ninetta Bellantoni
Fabio Grassi
Dario e Franca sono patrimonio della bellezza e dell’intelligenza universale
Camilla Grassi
Gabriella Canova
Dora Di Cara
Roberta Spartà
Francesca Garioni
Cristina Messina
Cesare Luca Eliseo Lorenzetti
Ricordo quando furono censurati a “Canzonissima”
Stefano Merzi
Doris Corsini
Francesca Myrgano
Cristina M.
Sempre li avró nel cuore <3
Chiara
Giovanna Alessi
Graziella
Fabiola Grassi
Desara Shkupa
Firma: Paolo Ranzani
Anna Fozzer
Laura Sanfelici
Fabio Faina
Roberta Fiordiponti
Carla Petrini
Il signor Rossi
Annalisa Forlani
Giuliano Foca
Claudia Cantisani
Gaetano
Martina Marchioni
Laura Nolfi
Elisabetta Ficara
Stefanoa Cordini
Sublimi D.Fo e F.Rame!
Elena Pallavicini
Maurizio Baron
DARIO e Franca patrimonio dell’umanità ❤️
Lucia Vasini
Max Semprebene